Le anticipazioni contenute nel Dpb sulle misure della legge di bilancio 2022 non piacciano ai sostenitori del superbonus 110. La proroga al 2023 del bonus 110 infatti non comprende le case e le villette unifamiliari, ma solo i condomini. Mentre si profila anche l’ipotesi di una riduzione progressiva dell’aliquota del superbonus 110 a partire dal 2024.
È stato già inviato alla Commissione europea, e per conoscenza anche al Parlamento, il Documento programmatico di bilancio (Dpb) che contiene la cornice economica della manovra finanziaria 2022, una legge di bilancio da almeno 23 miliardi. Tra le misure più attese e più discusse c’è la proroga del superbonus 110, il superincentivo per la riqualificazione energetica degli edifici unifamiliari e dei condomini.
Nelle intenzioni del governo c’è infatti la volontà di una proroga del bonus 110 o ecobonus 110 limitata però ai condomini e alle case popolari, con l’esclusione di case, ville e villette unifamiliari. Una misura che non è piaciuto agli stessi soci di governo. Il ministro Stefano Patuanelli insiste perché sia estesa almeno a tutto il 2022 anche alle villette. L’Ance invece propone di introdurre un criterio legato al reddito del contribuente che esegue i lavori sulla sua casa unifamiliare.
Critica anche Confedilizia sulle anticipazioni sulla legge di bilancio 2022. In un comunicato stampa diffuso dall’ufficio stampa, infatti, si legge “Destano forti preoccupazioni l’eliminazione del bonus facciate al 90 per cento e la mancata proroga del superbonus al 110 per cento per le case unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Il primo è un incentivo utilissimo, essendo finalizzato a riqualificare le nostre città, e molto utilizzato da famiglie e imprese. Il secondo è fondamentale per rendere più sicure e più efficienti tante abitazioni frequentemente di proprietà di famiglie a basso reddito (non sono le ‘villette’ di cui si favoleggia in queste ore) e in molti casi collocate in aree a rischio sismico”
Le aliquote del superbonus 110
Oltre al nodo ville e villette unifamiliari c’è anche quello che riguarda il futuro del superbonus 110. Dopo la proroga, totale o parziale al 2023, su un orizzonte di più lungo periodo, si profila infatti un progressivo abbassamento dell’aliquota del superbonus 110. Per il 2024 le ipotesi parlano di un’aliquota al 70%, che dovrebbe calare al 65% nel 2025, raggiungendo l’aliquota dell’ecobonus ordinario.