La legge di bilancio 2022 supera definitivamente quota 100 e inaugura la strada del ritorno al sistema contributivo con il primo passo della riforma delle pensioni.
Dal 2022 viene introdotta quota 102, ovvero la possibilità di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di anzianità contributiva.
Rafforzate poi altre pensioni anticipate con la proroga di un altro anno di opzione donna e Ape sociale che vengono prorogate per un altro anno.
Draghi ha anche detto che il governo è disponibile al confronto con le parti sociali già nei prossimi giorni: “Si può lavorare sulla flessibilità in uscita, recuperare chi è in pensione e oggi lavora in nero, perché sono puniti se lavorano”, ma il punto saldo deve rimanere il sistema contributivo “per garantire sostenibilità del sistema pensionistico”.