Il Decreto 172 del 18/12/2020 ha introdotto un nuovo sostegno a favore del settore ristorazione in
vista delle nuove chiusure previste dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Beneficiari, ammontare e modalità di erogazione.
Nuovi ristori per gelaterie, bar, ristoranti e pasticcerie: inquadramento
Nuovi ristori per 645 milioni di euro per bar, gelaterie e ristoranti costretti a chiudere dal 24 al 6 gennaio 2021.
L’indennizzo spetterà a chi ha già ottenuto i rimborsi legati alle perdite di fatturato previsti dal decreto 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Rilancio).
Si tratta di una delle principali novità contenute nel decreto legge 18 dicembre 2020, n. 172 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 18/12/2020 n. 313) che da un lato contiene misure restrittive per limitare il rischio di un’esplosione dei contagi durante le feste e dall’altro concede nuovi indennizzi alle attività colpite dalle chiusure.
“Bonus ristoranti: contributo a fondo perduto a favore operatori della ristorazione”
Scheda di sintesi
Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte dal decreto-legge in commento per contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19, è riconosciuto un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per l’anno 2021, a favore dei soggetti che, al 19 dicembre 2020, hanno la partita IVA attiva e, ai sensi dell’articolo 35 del Dpr 26 ottobre 1972 n. 633, dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nella tabella di seguito allegata.
Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° dicembre 2020.
Accredito diretto
Il contributo a fondo perduto spetta esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto (articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77), che non abbiano restituito il predetto ristoro, ed è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.