Il nuovo contributo a fondo perduto andrà «a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive», senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni) e avrà un tetto massimo di 150mila euro.Nel testo si precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell’edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda: saranno esclusi dal ristoro «i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre» o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data. L’Agenzia delle entrare riaprirà l’apposito canale web per consentire di presentare le nuove istanze e calcolare il contributo, sulla base degli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza (cioè una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019).Le quote saranno “differenziate per settore economico” individuato in base ai codici Ateco. Per chi ha già ricevuto il contributo in estate il ristoro sarà «corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo».