11/11/2021 – Lo sconto in fattura e la cessione del credito saranno prorogati, ma introducendo adempimenti e controlli preventivi per evitare truffe.
È l’effetto combinato del disegno di legge di Bilancio per il 2022 e del Decreto “antifrode”, approvato dal Consiglio dei Ministri.
Entrambe le norme devono essere confermate dal Parlamento, ma è chiara l’intenzione del Governo di bilanciare il mantenimento dello sconto in fattura e della cessione del credito con misure in grado di contrastare l’evasione denunciata dall’Agenzia delle Entrate.
Sconto in fattura e cessione del credito, strette per tutti i bonus
La stretta riguarderà tutte le detrazioni fiscali. Secondo il decreto legge approvato, il visto di conformità sarà obbligatorio anche per chi usufruisce direttamente del Superbonus, utilizzando la detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.
Il visto di conformità non sarà obbligatorio per i contribuenti che utilizzeranno la dichiarazione precompilata.
Il visto di conformità sarà infine obbligatorio anche in caso di opzione per la cessione del credito e sconto in fattura per tutti i bonus edilizi.
L’Agenzia delle Entrate potrà sospendere, fino a 30 giorni, l’efficacia delle comunicazioni delle cessioni per il controllo preventivo della correttezza delle operazioni.
Lo stop scatterà nel caso in cui emergano dei profili di rischio, individuati utilizzando criteri relativi alla diversa tipologia dei crediti ceduti.
Sconto in fattura e cessione del credito, la denuncia del Fisco
La stretta su sconto in fattura e cessione del credito viene incontro alle preoccupazioni dell’Agenzia delle Entrate, che ha segnalato evasioni per 800 milioni di euro legati agli sconti in fattura e alle cessioni del credito.
L’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) si è mostrata disposta a mediare, chiedendo prezzari di rifermento validi per tutti e che gli interventi e che i lavori siano eseguiti da imprese qualificate.
Timorosi di un possibile blocco i deputati M5S Luca Sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccaro, che hanno commentato: “Effettuare dei controlli preventivi per scongiurare eventuali abusi non deve significare vanificare la portata e l’efficacia delle agevolazioni, attuando quello che di fatto diventa un vero e proprio boicottaggio. Allo stesso modo non si può pensare che si diano 30 giorni all’Agenzia delle entrate per verificare i casi sospetti mentre si stabiliscono tempi stretti per accedere ai bonus: in questo caso bisogna tenere nel dovuto conto almeno quanti rischiano di superare così i termini fissati.
Il decreto interviene per l’ennesima volta a cambiare le carte in tavola senza peraltro ascoltare gli operatori del settore: questo rischia di creare un grave danno alla portata del Superbonus e degli altri bonus edilizi, creando ancor più preoccupazioni e dubbi tra i cittadini e vanificando il lavoro fatto finora per mettere in campo una imponente misura di politica economica, in grado di far ripartire l’edilizia all’insegna della sostenibilità ambientale e della creazione di nuove imprese e posti di lavoro”.